La missione del progetto Staffetta è quello di creare sinergie con realtà virtuose per realizzare una filiera brassicola e della birra artigianale la più possibile sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale. Ed è cosi quasi per caso e grazie al socio Salvatore Tortorelli che abbiamo conosciuto nel 2022 Ryan, titolare dell’azienda agricola Alpe di Puntato. Ecco un estratto della sua testimonianza come imprenditore agricolo che ormai vent’anni or sono ha deciso di lasciare tutto per recuperare e investire su un territorio, quelle delle apuane, a rischio di abbandono:
“Alpe di Puntato” nasce nel 2009, ma già nel 2005 prende vita il progetto con l’acquisto di due fabbricati rurali con corrispondenti 15000 Mq di terreno, di cui 12000 Mq seminativi e 3000 Mq di area boschiva.
Il nostro obiettivo è quello di realizzare una struttura ricettiva polifunzionale, in cui alla finalità di rifugio si associa un aspetto turistico-didattico e di educazione ambientale, volto non solo ai più piccoli, ma anche a tutti coloro che, oppressi dalla routine quotidiana, intendono riscoprire il piacere del contatto con la natura e magari rivivere usi, tradizioni e mestieri ormai perduti. Scopo fondamentale dell’ azienda è quello di creare una realtà totalmente autosostenibile dal punto di vista dell’ approvvigionamento idrico, termico ed energetico, utilizzando l’ acqua sorgiva (raccolta in apposite cisterne), la legna (per il riscaldamento fornito da stufe), e l’energia elettrica rilasciata da pannelli fotovoltaici e pala eolica ecocompatibile.
L’ aspettativa dell’azienda è che l’esperienza vissuta dai visitatori qui da noi sull’ Alpe possa rappresentare una fonte d’ispirazione per tutti coloro che vogliono avvicinarsi ad uno stile di vita ecosostenibile, più rispettoso verso l’ambiente e verso le generazioni a venire.
Abbiamo selezionato 4 varietà di luppolo a marzo 2022 e sono le seguenti: Chinook, Cascade, Centennial, Willamette. Il terreno è stato incolto per molti anni, quindi ideale per avviare una produzione senza uso di concimi ed erbicidi. L’esposizione è ideale verso sud (visto anche l’altitudine estrema per la coltivazione del luppolo), l’acqua viene direttamente dalle Apuane grazie al sapiente lavoro di Ryan e non utilizziamo mezzi meccanici ma solo manuali. I trattamenti quindi sono quelli di pulizia del terreno, l’impalcatura del luppolo e l’eliminazione di butti non idonei. Unico ‘sostengo’ è aggiunta di stallatico e humus di lombrico biologico durante la fase di vegetativa e fioritura del luppolo.
La raccolta del luppolo avviene in tre momenti, da fine agosto a metà settembre. Solo a mano, raccogliamo e mettiamo subito sotto vuoto a una tempertura da congelatore per un paio di settimane. Dopodichè procediamo con la produzione nel nostro birrificio di Calci – La Staffetta.
Dalle sapienti mani del nostro mastrobirraio Davide Brondi, andiamo a produrre una ricetta dal grist semplice composto da una quota di mais fioccato (circa 15%) e malto Pilsner. Il resto lo fa l’aggiunta a tempo zero e in late hoping del luppolo fresco delle apuane. Lievito neutro US 05 e nessun dry hopping. Ne risulta una birra in perfetto stile cream ale: leggera, morbida ed erbacea. Perfetta per cominciare la bevuta o come abbinamento a insalatine di stagione o alla cucina vegetariana.