La Staffetta APS è affiliata alla rete dei circoli Arci dal 06/04/2013. Fin da subito, condividendone i valori e i princìpi contenuti nello statuto, è partita la ricerca sulla filiera brassicola e della produzione di birra artigianale. Dal 2022 siamo ufficialmente iscritti al Registro Unico del Terzo Settore.
Valore fondante de La Staffetta Associazione è senz’altro rappresentato dalla sfida che tre laureati, “prodotti del sistema dell’Istruzione pubblica universitaria”, hanno intrapreso per valorizzare con le proprie forze, i tanti anni passati ad acquisire nozioni molto più teoriche che applicate. Autorealizzazione, nel caso de La Staffetta, significa perseguimento delle proprie attitudini, capacità, interessi per farne fonte di sostentamento nella vita e quindi lavoro.
Muove dalla considerazione che l’uomo è solo uno degli abitanti del nostro complesso ecosistema e che la corretta e naturale interazione tra tutti i suoi abitanti (animali, vegetali, batteri, funghi, laghi, fiumi, mari e monti) debba avvenire sulla base del mutuo rispetto e scambio e senza posizioni di superiorità ed esercizio di libero arbitrio di una specie rispetto all’altra (condizione conosciuta sotto il nome di “specismo”).
Nell’ottica del perseguimento della sua missione principale, La Staffetta non può che ricercare costantemente un ruolo attivo e propositivo all’interno del tessuto sociale nel quale quotidianamente opera. La partecipazione, come estrema forma di libertà, nel rispetto della diversità di pensiero, di scelta, di opinione è la cartina tornasole per misurare il grado di credibilità dell’associazione stessa.
La Staffetta promuove lo strumento del volontariato come condizione di base per la partecipazione.
La partecipazione è anche vista, come apertura nei confronti della società civile alle proprie attività, sempre però tenendo come punto di riferimento l’aderenza ai valori, agli stili e all’impegno sociale contenuti nello statuto e più in generale insiti nel DNA dell’associazione.
Tutte le attività svolte da La Staffetta Associazione sono progettate, coordinate e realizzate avvalendosi di contributi volontari secondo il valore della competenza. Senza competenza non c’è efficienza, senza efficienza il perseguimento degli obiettivi risulta scarso, generando un’azione inefficace e quindi addirittura dai possibili risvolti negativi. La ricerca della competenza è da intendersi perseguita in maniera inclusiva, stimolando le attitudini di ognuno, affiancando le risorse non competenti ma volenterose, ricercando continuamente soluzioni a saldo positivo in termini di appartenenza e partecipazione.
Dal valore della competenza deriva la convinzione che un’efficace azione sociale debba necessariamente basarsi sulla sinergia tra gli attori sociali presenti sul territorio, piuttosto che sulla logica del “chi fa da sé fa per tre”. Tutte le attività sono volte alla costruzione di “reti di partenariato e collaborazione locale, nazionale e transnazionale” con chi, sui territori, è interessato direttamente o indirettamente (stakeholder) alle attività proposte attivamente o alle quali si decide di aderire.
La Costituzione della Repubblica italiana è la bussola che La Staffetta segue sulla strada della legalità.
Al di fuori della legge non c’è democrazia e non c’è libertà. È bandita la logica del profitto quando essa è in disaccordo dalla missione sociale che La Staffetta ha deciso di perseguire.
In generale La Staffetta predilige il reinvestimento delle entrate per il miglioramento e lo sviluppo delle attività svolte, puntando sullo sviluppo del volontariato e della partecipazione attiva come impiego prevalente di risorse umane.
La Staffetta Associazione nasce, come il nome stesso suggerisce, nello spirito della solidarietà reciproca, del mutuo soccorso e del lavoro di squadra. Come avvenne ai tempi della “staffetta partigiana”, il cui ricordo è particolarmente sentito nei territori nei quali opera La Staffetta, il perseguimento degli obiettivi e il lavoro di squadra sono prioritari rispetto agli interessi del singolo.
Nessuno deve rimanere indietro se ognuno si impegna a lavorare e ad aiutare, secondo il principio della responsabilizzazione collettiva, laddove si stabilisce che la responsabilità, sebbene personale, interessa e investe tutti nella ricerca della migliore soluzione possibile.
Chiunque, in cuor proprio, decida di aderire ai principi de La Staffetta e collaborare alla realizzazione delle attività entra a far parte di prassi di solidarietà interpersonale che prevedono partecipazione attiva, apporto in termini di tempo impiegato, energie spese e creatività messa a disposizione.
La Staffetta partecipa ormai sistematicamente a vari appuntamenti a sfondo enogastronomico, dalle cene di degustazione organizzati negli spazi dell’associazione ai grandi appuntamenti locali, come l’Agrifiera a Pontasserchio e il BeeRiver alla stazione Leopolda di Pisa. La partecipazione a eventi gastronomici, ci permette di rafforzare la rete attraverso l’attivazione di tante collaborazioni che si esplicano sia nell’ambito della produzione brassicola, che della progettazione di attività a sfondo enogastronomico, a valere su finanziamenti pubblici e privati.
Si coltiva, sin dalle sue origini, il luppolo per la propria autoproduzione. L’attività è implementata e curata dall’Azienda Agricola Biologica Alpe di Puntato sito sulle Apuane. Oltre alla coltivazione del luppolo, La Staffetta mette in atto buone pratiche per il riutilizzo dei vuoti e del packaging. La filiera brassicola è, poi, oggetto di organizzazione di eventi di promozione, sensibilizzazione e networking con altre filiere locali.
I gruppi d’acquisto solidale (e l’economia solidale in generale) sono il canale preferenziale, al di fuori di quello dell’Arci, nel quale il prodotto brassicolo viene distribuito. Nel corso degli anni, La Staffetta ha sviluppato una corposa rete di GAS, nei quali figura sia da produttore che da consumatore, contribuendo a promuovere i princìpi e i valori dell’economia solidale, in tutti i suoi molteplici aspetti (ambiente, qualità, lavoro, stagionalità, ecc.)
Staffetta collabora sul territorio con molti altri circoli, implementando attività rivolte ai giovani, alla tutela del territorio, alla valorizzazione dell’enogastronomia locale, alla cultura e all’inclusione sociale. Il tutto, attraverso la costante valorizzazione del volontariato, come strumento aggregativo principale.
La Staffetta si occupa, altresì, di implementare attività di formazione per i propri soci. Il corso per l’autoproduzione casalinga di birra artigianale è ormai un marchio di fabbrica dell’associazione, al quale si sono affiancati, nel tempo, quello avanzato sulla gestione di un microbirrificio e il corso di progettazione, per i soci, sui bandi locali ed europei. A livello accademico, La Staffetta è convenzionata con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Pisa, con il Dipartimento di Farmacia per i quali gestisce e accoglie studenti per tirocini curriculari, in ambito brassicolo e non solo.
Attiva anche nel campo degli sport naturalistici, La Staffetta organizza raduni per mountain bikers sui sentieri del Monte Pisano, e, in collaborazione, nelle zone di Massa e Livorno.
La Staffetta è attiva anche nell’organizzazione di eventi culturali, con particolare focus sulla musica live. Tuttavia essa spazia attraverso le arti visive, letterarie, audiovisive, teatrali, attraverso varie collaborazioni con associazioni culturali del territorio, per l’implementazione di attività rivolte non solo ai giovani, ma anche a fasce di utenza più adulte.
Con la convenzione sia del Dipartimento di Agraria che di quello di Farmacia dell’Università di Pisa, La Staffetta mette in atto progetti di ricerca scientifica sulle ricette brassicole di propria produzione, prefiggendosi l’obiettivo di sviluppare, in ognuna di esse, tratti fondamentali della propria identità: filiera, sostenibilità, qualità e nutraceutica.
Dalla collaborazione col Dipartimento di Agraria di Pisa, ad esempio, è nata la prima ricetta “gluten free” a marchio “Staffetta” frutto della tesi magistrale del Dott. Andrea Marianelli.
Dal 2020 ad oggi abbiamo pubblicato una dozzina di pubblicazioni scientifiche in collabrazione non solo con l’Università di Pisa ma anche con La Sapienza di Roma.